I risvolti della crisi che ha messo in ginocchio l’economia sono tangibili ogni giorno soprattutto per coloro che inseguono il sogno, che ormai sembra essersi trasformato in un miraggio, di una casa di proprietà. Ottenere un mutuo in Italia è diventato sempre più difficile perché se è vero che i tassi d’interesse sono ai minimi storici a causa della crisi dei debiti sovrani, è anche vero che le banche si sono “organizzate” e hanno alzato notevolmente gli spread applicati ai mutui.
Su questo fronte non ci sono riduzioni visto che gli spread, sia a tasso variabile che fisso, sono ancora elevati.
Senza dimenticare poi che il potere d’acquisto delle famiglie, con la crescita esponenziale della disoccupazione e il ricorso agli ammortizzatori sociali, come per esempio la cassa integrazione, è diminuito notevolmente. E il trend negativo continuerà anche per il 2014, come rileva l’ISTAT. La mancanza di lavoro porta con sé la caduta del reddito disponibile che, insieme al clima di incertezza percepito dai consumatori e l’attuazione di misure di politica economica volte al consolidamento dei conti pubblici, penalizzano la spesa per consumi. Questo il quadro a tinte fosche dipinto dall’istituto di statistica.
Calano i consumi e insieme si registra una contrazione evidente del mercato immobiliare che, però, non giova visto che insieme al calo dei prezzi delle case arriva anche una diminuzione delle domane di mutuo da parte di tutti coloro che non si sentono in condizioni finanziarie abbastanza solide da poter bussare alla porta di una banca.
A questo va poi aggiunto un calo delle erogazioni di mutui da parte degli istituti di credito che spesso sbarrano la strada a coloro che sono alla ricerca di un prestito per poter acquistare casa.
I numeri parlano chiaro: secondo la nuova edizione della Bussola Mutui, il bollettino trimestrale firmato CRIF e MutuiSupermarket.it che offre una fotografia aggiornata e completa delle tendenze in atto nel mercato italiano dei mutui residenziali e immobiliare, continua la forte contrazione del numero di domande di mutui.
Dunque se comprare casa per i più sembra essere diventata un’utopia, l’altra domanda che sorge in questo deserto immobiliare è: come far ripartire il settore, soprattutto delle nuove abitazioni? In questo panorama desolante in cui si avvicendano una serie di prodotti sta prendendo sempre più piede un contratto che si pone come una via di mezzo tra l’affitto della casa e l’acquisto, ossia l’affitto con riscatto: una nuova frontiera per chi vuole acquistare casa, ma anche per chi la vuole vendere velocemente.
Eh sì, perché la formula contrattuale mette d’accordo tutti e si adatta alla mutata situazione economica e ai bisogni di compratori e venditori. Ma in cosa consiste esattamente? L’affitto con riscatto è un contratto di locazione speciale con un canone superiore (talvolta anche del 50%) al prezzo del mercato che prevede anche un’opzione a favore del locatario che potrà acquistare l’immobile ad un prezzo e a condizioni prefissate.
Il vantaggio per chi poi decide di acquistare l’immobile è ottenere uno sconto sul prezzo convenuto. Tale sconto può essere pari all’intera somma dei canoni di affitto già pagati al momento dell’acquisto, oppure a parte di essi, secondo gli accordi presi. Lo sconto, però, diminuisce progressivamente in base alla durata della locazione.
Il futuro acquirente che al momento, per esempio, possiede un buon reddito ma che non ha una somma da anticipare, potrà pagare la sua casa in comode rate e inoltre avrà la certezza di poter comprare tra qualche anno un immobile ad un prezzo che rimane congelato senza temere che la ripresa del mercato immobiliare possa far lievitare il valore.
Anche chi affitta ha il suo tornaconto visto che allo scadere del contratto venderà l’immobile al locatario, ma fin da subito avrà un reddito del patrimonio immobiliare, senza contare poi il miglioramento delle performance di vendita, visto che il locatario avrà tutto l’interesse ad acquistare. Inoltre in un momento come questo in cui per vendere spesso bisogna abbassare i prezzi delle abitazioni, il conduttore avrà la certezza di poter vendere a prezzi di mercato, senza dover svalutare l’abitazione.
Due aspetti sono però da tenere in considerazione per il rispetto del contratto: il corretto pagamento dei canoni di locazione da parte del locatario e il mantenimento dell’immobile in buono stato da parte dello stesso. La formula piace molto ai costruttori, in particolare in questa fase in cui il numero di nuove case invendute, è molto alto.
L’affitto con riscatto non è una novità visto che la formula contrattuale è già presente in molti Paesi europei.
In Italia, la formula dell’affitto con riscatto sta registrando un aumento dei consensi. Nell’ultimo periodo Casa.it, il portale immobiliare, ha registrato, rispetto allo scorso anno, un incremento medio delle offerte immobiliari di affitto con riscatto del 13% e una salita della domanda del 9%.
In particolare, la formula viene attuata principalmente nelle case di nuova costruzione e nel Nord Italia: al primo posto, in termini sia di offerta che di domanda, rispetto all’anno scorso, si attesta la Lombardia seguita dal Piemonte, Emilia Romagna e Veneto, mentre nel Lazio si rileva un’intensificazione del fenomeno ma principalmente localizzata nella provincia.
Le tipologie maggiormente ricercate sono sia appartamenti tradizionali sia immobili di nuova costruzione.
“È interessante notare – commenta Daniele Mancini, Amministratore Delegato di Casa.it – come, in periodi di crisi, il mercato immobiliare reagisca proponendo nuove soluzioni e formule che non solo permettono al settore di affrontare questa particolare congiuntura economica ma, soprattutto, stimolano i consumatori a continuare ad investire nel mattone non dovendo così rinunciare a una casa di proprietà nonostante le difficoltà finanziarie“.
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