Auto a guida autonoma: più sicurezza con le compagnie assicurative?

Coinvolgendo direttamente le compagnie assicurative si potrebbe accelerare lo sviluppo delle tanto attese auto a guida autonoma. Non siamo noi ad affermarlo, ma Oxbotica, una start-up che sta analizzando il modo in cui questi veicoli del futuro raccolgono e condividono i propri dati. Le domande sono: Le auto a guida autonoma sarebbero più sicure se fossero controllate direttamente dalle compagnie assicurative? E, di conseguenza, arriverebbero prima sul mercato?

Gestione del rischio

Oxbotica crede che se un domani le auto a guida autonoma saranno attivamente monitorate e controllate dalle compagnie assicurative, potrebbero essere più semplice tener conto dei fattori di rischio all’interno della zona in cui stanno viaggiando. Paul Newman, co-fondatore della start-up, ha dichiarato che gli assicuratori potranno regolare la zona in cui l’auto sta “operando” e, dunque, controllare il rischio sulla polizza. Infatti, i sistemi intelligenti presenti su questo tipo di vettura consentiranno di installare un’assicurazione integrata che permetterà di controllare il rischio su un’intera flotta. Facciamo un esempio. La serie di sensori di un’auto a guida autonoma sarà in grado di rilevare un incidente sulla strada che si sta percorrendo e, utilizzando la tecnologia da veicolo a veicolo (V2V) e da veicolo a infrastruttura (V2X), potrebbe utilizzare la logica di valutazione del rischio della compagnia di assicurazione. Queste informazioni verrebbero, poi, utilizzate per avvertire sia quel veicolo sia le altre auto e camion della stessa flotta di rallentare o di scegliere un itinerario diverso.

V2V e V2X

La tecnologia V2V e V2X non sono nuove ed entrambe sono considerate indispensabili per il futuro della guida automatizzata. La logica di rischio di un assicurazione potrebbe influenzare direttamente il comportamento del veicolo in tempo reale. Newman pensa che se gli assicuratori saranno coinvolti nelle operazioni di sviluppo e lancio delle prime auto a guida autonoma e saranno disposti a fornire una copertura assicurativa, ciò potrebbe alleviare le preoccupazioni dei legislatori, aprendo così la strada ad un aumento dei test sulle strade pubbliche. Quindi, a catena, si potrebbe accelerare anche la commercializzazione dei veicoli automatizzati. Il primo passo è già stato fatto. Le auto di prova Ford Fusion di Oxbotica condividono già dati selezionati con la compagnia di assicurazioni XL Catlin per aiutare l’azienda a formulare i punteggi di rischio.

Un forte impatto

L’impatto potenziale che la tecnologia di guida autonoma potrebbe avere sul settore assicurativo auto è enorme e molti dei principali attori stanno attivamente cercando di capire come questa automazione possa influenzare la loro attività. Prima di vedere un’auto a guida autonoma dovremo ancora aspettare un pò di tempo, ma l’argomento è già di attualità se consideriamo che la sicurezza dei dati ed i loro privilegi di condivisione sono una preoccupazione in rapida crescita. Come ti sentiresti se una compagnia assicurativa utilizzasse i tuoi dati personali per determinare come si comporta il tuo veicolo e quello degli altri?

Alberto Lattuada
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Lavora in ambito televisivo fin dal 2003, svolgendo tutti i ruoli fino a debuttare nel 2010 come regista. Inoltre, grazie agli studi umanistici completati all'Università Statale di Milano, scrive per diverse testate cartacee ed online, tra le più importanti: La Discussione, Sprint&Sport Lombardia, Motorionline, Calcio&Finanza e Omnimoto. Ama lo sport e soprattutto i motori, motociclista ed appassionato di auto trova sempre il modo di informare ed allietare i lettori con storie affascinanti ed appassionanti. Nel 2015 realizza il suo sogno di creare da zero un nuovo progetto web: Motorlands, un sito in lingua inglese dedicato alle auto e alle moto.

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