C’era una volta un mondo grigio e squadrato, tutto un bianco e nero, poi è arrivata la rivoluzione delle forme, l’invenzione del colore. E’ arrivata la Brionvega.
Brionvega è, senza alcun dubbio, uno di quei marchi italiani che hanno lasciato il segno nella storia del design mondiale e che, ancora oggi, vivono nella passione dei collezionisti di modernariato in tutto il mondo.
Fondata a Milano nel 1945 da Giuseppe Brion e dall’ingegner Pajetta con il nome B.P.M., si occupava inizialmente di produzione di componenti elettrici ed elettronici per poi specializzarsi nella realizzazione di apparecchi radiotelevisivi con il nome prima di B.P.Radio, poi di Radio Vega Television ed infine, negli anni ’60 di Brionvega.
Nel dopoguerra in Italia era arrivata la radio e nel 1954 arrivò anche il televisore con l’inizio delle trasmissioni RAI: Brionvega era pronta alla sfida e cominciò una lunga produzione di televisori e apparecchi radio, tutti accomunati dall’inscindibile unione di ottimo design e avanzatissima tecnologia.
Fin da subito Brion e Pajetta chiamano alla loro corte i migliori architetti dell’epoca che danno forma a televisori dal design avveniristico e intramontabile con un occhio sempre attento alla loro usabilità ed inseribilità nell’ambiente casalingo.
Rodolfo Bonetto e Franco Albini sono i primi designers a cimentarsi con il marchio realizzando tra gli altri il TV Cristallo 23” (Bonetto, 1959/60) e il TV Orion 23” (Albini-Helg, 1961).
Arriva il boom economico e negli anni ’60 la domanda di apparecchi televisivi aumenta a dismisura, consacrando il televisore a punto imprescindibile di ogni salotto. La televisione diventa per Brionvega non solo oggetto di culto tecnologico, ma vero e proprio pezzo di arredo.
Sono i designer Marco Zanuso e Richard Sapper a realizzare i pezzi storici del catalogo Brionvega: il TV DONEY 14” (Zanuso-Sapper, 1962), dall’originale forma a dado arrotondato, primo televisore portatile a transistor prodotto in Europa, insignito nel 1962 del prestigioso premio “Compasso d’Oro”.
Poi il TV ALGOL 11” (Zanuso-Sapper, 1964), caratterizzato dallo schermo inclinato (Zanuso proprio per questo lo paragonerà ad un cagnolino che guarda in su il suo padrone) e dalla maniglia in metallo estraibile, presto esposto nei più famosi musei internazionali, quali il MoMa (Museum of Modern Art) di New York.
E ancora la radio TS 502 (Zanuso-Sapper, 1964), con il suo “guscio” costituito da due scocche cubiche, a spigoli arrotondati, incernierate in modo da aprire e chiudere l’apparecchio.
E poi arrivò la Radiocubo. Tecnicamente denominata Radio Brionvega ts522, la radio è stata disegnata in cooperazione dall’italiano Marco Zanuso e dal tedesco Richard Sapper e costituisce senz’altro uno dei prodotti più celebri dell’azienda italiana, che negli ultimi anni ha affrontato un’interessante operazione di restyling e rilancio.
Già solo questi quattro pezzi fanno entrare Brionvega nell’Olimpo del design, ma non è certo finita, tanti altri pezzi storici sono diventati oggetti di culto.
Non dimentichiamo, infatti, il televisore SIRIUS (Zanuso, 1964), utilizzato come monitor alla RAI nel 1966, il TV DONEY 12” (Zanuso-Sapper, 1967), evoluzione del Doney 14”, ed il TV BLACK ST 201 (Zanuso-Sapper, 1969), uno dei primi televisori di piccole dimensioni concepiti più come pezzi di arredo che come semplici portatili.
I fratelli Castiglioni firmano poi il radiofonografo stereofonico RR 126 (1966), dalla forma antropomorfa, da comporre in tre configurazioni diverse, uno dei pezzi più ricercati dai collezionisti di modernariato.
Negli anni ’70 inizia la collaborazione con Mario Bellini che realizza altri capolavori assoluti, come il TV ASTER (1970), il MONITOR 15” (1978), lo SPOT 15” (1978), che introduceva la prima funzione di sintonia automatica a 100 canali e il TV ALTA FEDELTA’ 26” (1979), che continuava la tradizione Brionvega di unire grande design a tecnologia assoluta, con prestazioni in questo caso di alta fedeltà non solo per l’immagine ma soprattutto per il suono.
Arrivano gli anni ’80 e in Italia nasce il gruppo Memphis, continua l’uso di materiali plastici dai colori sgargianti e Brionvega si affida questa volta al grande Ettore Sottsass, ideatore della serie limitata di televisori MEMPHIS realizzati in omaggio ovviamente all’omonimo gruppo.
Brionvega è già mito: inizia la riedizione di modelli storici da parte degli stessi designer che li hanno creati: Zanuso ridisegna il TV ALGOL 11” (1989) nelle varianti bianco e blu ora completo di telecomando, Bellini progetta il TV LED 20” (1980), derivato dal modello SPOT.
E’ la volta di Lucci e Orlandini, due designer allievi di Zanuso che progettano il CORO PANSOUND (1983) ed il SINTESI (1988), dal particolare sistema di casse orientabili e componibili in punti diversi dell’ambiente, per ottimizzare al massimo l’acustica. Ancora una volta Brionvega rimane sinomico di HI-Tech e Design.
Bellini disegna per Brionvega anche negli anni ’90 e sforna altri capolavori come il TV BEST 15” (1990), dal particolarissimo involucro triangolare posteriore, il QUADRO 25” (1992), precursore del flat-square screen che oggi ben conosciamo e lo stupendo GLASS CUBE (1992), un cubo in cristallo trasparente e riflettente, un pezzo di arredo semplicemente incredibile che diventa anche televisore una volta acceso.
Acquisita dalla Seleco, altra storica produttrice di televisori italiana, la Brionvega ha seguito le sorti disastrose della stessa quando nel 1997 ha dichiarato fallimento.
Brionvega è oggi in mano a due diverse aziende che hanno comprato i diritti d’uso dello storico marchio per quanto riguarda il ramo audio e quello video:
Dal 2004 SIM2 Multimedia ha acquisito il ramo d’azienda Brionvega dedicato alla produzione audio e relativa licenza di utilizzo del marchio, per realizzare e distribuire nuovi prodotti o riedizioni dei prodotti storici del brand. SIM2 gestisce il sito brionvega.it
Nell’agosto 2006 il brand Brionvega è stato acquisito dalla Super//Fluo Spa nel suo ramo dedicato alla produzione di televisori. Super//Fluo gestisce il sito www.brionvega.tv.
Nel 2007 viene presentato il nuovo televisore ALPHA disegnato da Valerio Cometti, ancora purtroppo solo un prototipo non acquistabile, il primo televisore LCD prodotto sotto marchio Brionvega. Ma questa è un’altra storia.
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