L’evasione fiscale è un fenomeno che ha prodotto e continua a produrre gravissimi danni al bilancio pubblico con importanti ricadute negative sul sistema produttivo italiano.
Lo Stato italiano ha recentemente adottato nuove misure di contrasto all’evasione fiscale e contributiva ed alle frodi fiscali rafforzando i pagamenti digitali, in linea con l’orientamento generale di promuovere la Cashless Society.
Ad oggi, il Rapporto Community Cashless Society 2020 evidenzia che il nostro Paese, nel confronto internazionale, risulta una delle economie maggiormente dipendenti dal contante. L’Italia è, in base ad un indice – Cash Intensity Index 2020 – che considera l’incidenza del contante circolante sul Prodotto Interno Lordo nazionale in 95 economie nel mondo-, “tra le trenta peggiori economie al mondo per cash intensity, posizionandosi al 28° posto, in peggioramento rispetto all’edizione 2019 dell’indice in cui l’Italia era al 31° posto.”
A partire dal 1° luglio 2020, come stabilito dal decreto Fiscale 2020 (D.L. n. 124/2019, articolo 22), è previsto un credito di imposta specifico per favorire l’uso di mezzi alternativi al contante.
L’incentivo è pari al 30% dei costi addebitati per i pagamenti effettuati tramite carte di credito, di debito o prepagate, emesse da operatori finanziari soggetti all’obbligo di comunicazione all’anagrafe tributaria, o mediante altri strumenti di pagamento elettronici tracciabili (anche App e sistemi contacless).
Le operazioni agevolate sono rappresentate da cessioni di beni e prestazioni di servizi verso consumatori finali i cui pagamenti siano effettuati secondo le modalità di cui sopra (sono esclusi bollettini postali ed assegni).
Il credito d’imposta è destinato agli esercenti di attività di impresa, arte o professioni per i quali risultino nell’anno precedente ricavi e compensi inferiori ai 400.000 euro indipendentemente dal regime di contabilità adottato e dalla tipologia giuridica scelta per l’esercizio dell’attività.
Tale credito d’imposta è da utilizzare esclusivamente in compensazione, mediante modello di pagamento F24, a decorrere dal mese successivo a quello di sostenimento della spesa da parte dell’esercente.
Per determinare la misura di credito spettante, esercenti e professionisti riceveranno, con cadenza mensile ed in via telematica, l’elenco delle transazioni effettuate e le informazioni relative alle commissioni addebitate da parte dei prestatori di servizi di pagamento, tenuti anche a comunicare all’Agenzia delle Entrate le informazioni necessarie per controllare la spettanza del credito in capo ai beneficiari.
Le modalità attuative, i termini ed il contenuto di queste ultime comunicazioni sono state stabilite nel Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 29 aprile 2020 (n. prot. 181301/2020).
Per l’attuazione della misura sono stati stanziati 1,4 milioni di euro per l’anno 2020 e 2,8 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2021.
Il Decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2020, inoltre, ha stabilito il nuovo limite all’utilizzo del contante a partire dal 1° luglio 2020 pari a 2.000 euro.
Ciò comporta che:
- fino a 1.999 euro è possibile il trasferimento di denaro liquido ad altro soggetto;
- da 2.000 euro in su è necessario l’utilizzo di strumenti tracciabili (bonifico bancario, carta di credito, ecc.) per poter trasferire risorse da un soggetto ad un altro.
Questo limite subirà un ulteriore abbassamento a 1.000 euro il 1° gennaio del 2022.
La nuova normativa sulle detrazioni fiscali risulta un’opportunità di innovazione importante sia per consumatori che per professionisti.