Come noto, alcuni giorni fa è stato approvato il Decreto Milleproroghe 2021. Chiariamo innanzitutto cosa si intende con questa dicitura, pur se è abbastanza intuibile dal nome stesso del provvedimento.
Con Milleproroghe si intende un decreto del Consiglio dei Ministri, normalmente emanato a fine anno, che fornisce regole e norme su alcune questioni che devono essere urgentemente risolte: solitamente posticipa l’entrata in vigore di alcune disposizioni normative rispetto alla data inizialmente prevista, ovvero proroga la vigenza di regole e norme in uso.
Tra i provvedimenti più attesi ci sono quelli relativi alla cosiddetta proroga del blocco degli sfratti. Infatti, con il Decreto Milleproroghe 2021, approvato nella serata del 23 dicembre dal CdM, è rinviato al 30 giugno il termine per la proroga di sfratti per morosità, di sfratti relativi ad immobili pignorati in cui il debitore abita nonché di quelli relativi all’abitazione principale del soggetto moroso.
I termini legislativi previsti per tutti i provvedimenti legati allo stato d’emergenza epidemiologica da Covid-19 sono prorogati fino alla data di cessazione dello stato d’emergenza e, comunque, non oltre il 31 marzo 2021; tali termini riguardano, tra l’altro, il potenziamento delle reti di assistenza territoriale, la permanenza in servizio del personale sanitario e tutte le disposizioni straordinarie per la produzione di dispositivi di protezione personale e industriale.
Stessa proroga vale per la semplificazione in materia di organi collegiali e per quanto riguarda quindi le assemblee dei Consigli di amministrazione delle società.
Il decreto prevede anche norme urgenti per garantire l’operatività di banche e assicurazioni inglesi in Italia anche dopo la Brexit: spostato a fine giugno il termine del 3 gennaio, previsto dal regolamento comunitario sui mercati finanziari, entro il quale banche e assicurazioni extra-Ue possono continuare la loro attività.
Il testo del Decreto Milleproroghe 2021 prevede il recepimento della decisione del Consiglio dell’Unione Europea in materia di risorse proprie, ovvero le risorse che finanziano il bilancio europeo per il periodo di programmazione europea 2021-2027. Ciò a seguito dell’accordo – raggiunto dai Capi di Stato e di Governo dei Paesi dell’UE e ribadito nel recente Consiglio europeo del 10 dicembre – che è propedeutico all’applicazione dell’accordo sul Recovery Fund, in quanto i fondi necessari ad assicurare il finanziamento del bilancio europeo dovranno essere reperiti con ricorso al mercato finanziario da parte della Commissione europea.
Quanto ai bonus ed incentivi, nel provvedimento, oltre alla proroga del bonus verde e degli incentivi per i motorini elettrici, è stata prevista l’estensione della possibilità di fruire dell’Ecobonus per l’acquisto di autoveicoli nuovi elettrici o ibridi; ammesse anche misure relative al cosiddetto autoconsumo collettivo e alle comunità energetiche così da favorire nel futuro un ulteriore risparmio energetico.
Alcune altre previsioni da sottolineare sono quelle relative allo slittamento del termine per i titolari di concessioni per lavoro e servizi pubblici per mettersi in regola con il Codice degli appalti.
Infine, oltre allo slittamento dei termini e alla sospensione di alcune scadenze, certamente una notizia molto attesa dalle imprese italiane è stata la conferma ed aumento delle risorse disponibili per il rafforzamento del Made in Italy in ambito internazionale. Il Milleproroghe, infatti, ha rifinanziato con 50 milioni di euro, il Fondo di rotazione per la concessione di finanziamenti a tasso agevolato in favore delle imprese italiane che realizzano progetti di penetrazione commerciale in mercati esteri, anche diversi dall’Unione Europea. La spesa di 700.000€ prevista per il 2020 è stata aumentata ad 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022 per la prosecuzione di tutti gli interventi di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e dei cosiddetti consorzi per l’internazionalizzazione.