Lo scorso anno, per la prima volta in Italia, la principale fonte per la produzione di elettricità è stata quella delle rinnovabili. Il 38% dell’elettricità distribuita in Italia è prodotta utilizzando fonti pulite dal solare all’eolico e si prevede una crescita da record nei prossimi anni.
Lo sviluppo delle nuove tecnologie ambientali ha contribuito a creare una nuova rivoluzione industriale: centrali idroelettriche, pannelli fotovoltaici, parchi eolici, impianti a biogas, bacini geotermici che hanno superato complessivamente le produzioni di energia proveniente da cicli combinati (ovvero le centrali “turbogas” a metano).
Sempre più residuali invece le produzioni con il carbone e il petrolio che fino a poco tempo fa costituivano le principali risorse energetiche dell’Italia e che venivano acquistate all’estero. Questo sorpasso delle rinnovabili in relazione alle tradizionali fonti, è stato soprattutto determinato dall’energia fornita dal sole attraverso i pannelli fotovoltaici, un’energia raddoppiata rispetto all’anno precedente.
Con i suoi 2,2 milioni di kilowatt la Puglia produce il 17,1% dell’energia fotovoltaica prodotta in tutta Italia. I suoi grandi impianti installati per la produzione di energia solare sorgono su aree agricole, ma ne rappresentano solo lo 0,18% dell’intero territorio regionale.
Il grande successo delle fonti energetiche pulite è dovuto principalmente al fatto che per legge, l’elettricità da fonti rinnovabili ha la precedenza nel mercato. Ne consegue che, per fare posto all’energia prodotta sempre di più dal sole, dal vento e dalle fonti alternative, occorre disattivare le linee di produzione delle classiche centrali elettriche che funzionano bruciando gas, carbone, petrolio o rifiuti. Soprattutto le turbogas, alimentate con gas naturale, principalmente metano acquistato all’estero, ha subìto un calo di produzione di oltre il 30% e con esso il gas importato dalla Russia addirittura del 36%.
L’Europa dell’Unione sta diventando sempre più ad energia verde ed ecocompatibile, nel 2020 si pensa di riuscire a produrre il 20% dell’energia europea direttamente delle fonti rinnovabili.
Il piano del governo italiano, che procede tra obiettivi e ritardi, può vantare il costante aumento dei comuni che scelgono le energie rinnovabili. Nel 2011 sono arrivati a quota 7.661 che vuol dire il 94% dei municipi che hanno almeno un impianto ad energia verde, ma esistono anche 20 comuni che sono totalmente alimentati da fonti rinnovabili.
Mmmm… mi sembra strano. Hai un dettaglio, ovvero una tabella che mostri quanti kWh sono stati prodotti per fonte energetica? Sarebbe utile anche capire quanto per uso domestico e quanto per uso industriale.