Le prime grandi stazioni ferroviarie ad adottare maxi schermi a LED in luogo dei tradizionali cartelloni pubblicitari sono quelle di Roma Termini, Napoli Centrale e Torino Porta Nuova.
Posti a un’altezza da terra superiore a cinque metri, nelle vicinanze dei tabelloni informativi degli arrivi e partenze, vengono impiegati in prevalenza per campagne pubblicitarie, ma anche per inviare messaggi di interesse sociale e la loro grande visibilità può essere sfruttata anche in situazioni di emergenza.
Le dimensioni di questi schermi sono considerevoli. A Roma Termini sono stati installati due maxi schermi della superficie di 21 mq ciascuno, pari a 6 metri di base per 3,5 metri di altezza. Nella stazione di Torino Porta Nuova è stato collocato un maxi schermo di 10 mq (2,5 x 4 metri). Alla stazione di Napoli Centrale ne sono stati montati due delle stesse dimensioni di quello di Torino.
Per realizzare pannelli video di così grandi dimensioni si utilizzano speciali display assemblati. Per la stazione Termini di Roma, ad esempio, il maxi schermo è composto da 84 pannelli LED (Acronn AirLED-5 BF, da 50 x 50 cm, risoluzione 96 x 96 pixel). Ovviamente, i vari pannelli devono essere controllati da un software centralizzato e da un pc client (se ne possono collegare fino a cinque contemporaneamente), per la regia e la gestione dei display LED. Il controllo avviene tramite una rete su protocollo IP. Attraverso questa connessione, grazie alla presenza di sensori di rilevamento di umidità e temperatura, il pc invia alla sede centrale informazioni sul funzionamento dei display. In questo modo è possibile monitorare le condizioni operative, intervenendo in caso di criticità, ad esempio per aumentare il flusso d’aria tramite le ventole di raffreddamento o per spegnere completamente i display.
Nella stazione di Roma si è anche sperimentata la realtà aumentata, coinvolgendo i viaggiatori in transito. Grazie a una telecamera rivolta verso i marciapiedi, i passanti appaiono sul display con effetti a sorpresa, casuali, in alcuni casi ironici e surreali, generando una interazione fra le persone e lo schermo.
Be the first to comment