Nelle scorse settimane il web è stato all’improvviso inondato da una serie di immagini buffe, grottesche o assolutamente esilaranti di ragazzi e ragazze fotografati reggendo in mano la testa di un amico o di una amica, con in corpo di questi accuratamente nascosto. Un po’ come Giuditta con Oloferne nell’iconografia classica, o Amleto con il teschio in mano e i dubbi esistenziali nei pensieri.
Il web è stato anche inondato di collage dello stesso genere, ancora più divertenti e beffardi, che hanno preso di mira politici e potenti, ritratti mentre tengono in mano repliche delle proprie teste o altri oggetti che è meglio non descrivere ma che ne commentano lo status.
Il ritratto di Matteo Salvini – basta cercarlo sul web – è volgare ma efficace; Anna Wintour e la regina Elisabetta II sedute accanto nella platea di una sfilata con le rispettive teste in grembo, sono un vero spasso. Perché tutto ciò? A causa di Gucci, semplice, il marchio che sotto la direzione creativa di Alessandro Michele continua a spiazzare e ispirare nei modi più imprevisti, mettendo in moto ogni sorta di reazione.
Il re della moda, Giorgio Armani, ha espresso con chiarezza il proprio disappunto per una trovata che forse con la sfilata tradizionale ci azzecca poco, ma che nel mondo di Gucci, onirico come un fantasy e ricco di sorprese come una messa in scena barocca in versione pop, ha perfettamente senso. Sveliamo il mistero, che mistero più non è: alcuni dei modelli dell’ultima sfilata di Gucci sono usciti in passerella – l’allestimento mimava una sala operatoria – reggendo in mano una replica esatta e incredibilmente realistica della propria testa. Lavori di gran pregio, realizzati da Makinarium, esperti di effetti speciali cinematografici. Tema dello show era il cyborg, l’essere ibrido e inventato: la testa portatile ne è logica e condivisibile conseguenza.
Dovremo tutti affrettarci ad averne una, per esibirla al più presto come accessorio clou della stagione? Non necessariamente. La trovata ha avuto due effetti, però: farci pensare e far beneficienza. L’influencer Eva Chen ha creato la #guccichallenge sul tema, raccogliendo parecchio denaro per Everytown, l’associazione americana contro le armi facili.