Il 14 e 15 maggio le delegazioni di 110 paesi saranno a Pechino per il Forum sulla cooperazione internazionale e la presentazione del progetto della “Nuova Via della Seta.” All’evento partecipa anche una delegazione del Gruppo H2biz.
“Belt and Road Initiative” (Bri), la nuova Via della Seta, è il progetto lanciato dal presidente Xi Jinping nel 2013 per integrare l’Asia e l’Europa via terra e via mare. Inizialmente noto come “One Belt One Road” (OBOR), “una cintura una via”, il nome è stato modificato per chiarire lo scopo del progetto, che non riguarda solo la Cina. L’obiettivo è ambizioso: collegare la Cina all’Asia Meridionale e Centrale, alla Russia, all’Africa e all’Europa, aprendo nuovi canali via terra (cintura) e via mare (strada), e migliorare la connettività costruendo infrastrutture, ferrovie, porti. Nelle mappe disegnate da Pechino e illustrate dallo Statuto ufficiale del marzo 2015, gli investimenti via terra (Silk Road Economic Belt) puntano a collegare la Cina con il Golfo Persico e il Mediterraneo tramite l’Asia centrale e occidentale, oltre a connettere il Paese con il Sud Est Asiatico e l’Oceano Indiano.
L’Italia sarà rappresentata dal Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, una chiara dimostrazione dell’importanza strategica del progetto per il nostro paese.
Il Gruppo H2biz, attivo in diversi settori e specializzato nel trading di beni e servizi con i mercati ad alto tasso di rischio (Iran, Africa, Russia, Venezuela, Centro America), gestisce una Rete di transazione tra imprese italiane e cinesi e intende affiancare alle direttrici commerciali già previste dal progetto per le grandi aziende quelle per le piccole e medie imprese, attualmente escluse dal progetto della Nuova Via della Seta.
L’obiettivo di H2biz è consentire alle pmi italiane di esportare i propri prodotti e servizi lungo tutti i 7.500 km della nuova direttrice, coinvolgendo, quindi, anche i paesi di transito.
Per questo motivo Luigi De Falco (presidente di H2biz e editore di questa testata) ha inviato a Pechino una delegazione di cinque persone guidate da Miguel Molinas, il manager italo-argentino che ha già negoziato per conto del Gruppo H2biz gli accordi di transazione con l’Iran e il Venezuela.
Luigi De Falco: “La nuova Via della Seta è il progetto internazionale più importante dei prossimi venti anni. Rivoluzionerà tutte le direttrici del traffico merci e, probabilmente, consentirà alla Cina di sostituirsi agli USA come motore dell’economia mondiale. Con la nuova Via della Seta comincia il secolo cinese. E’ un progetto ad ampio raggio che coinvolge dai 60 ai 110 paesi, a seconda dell’esito delle negoziazioni, e prevede circa 800 miliardi di dollari di investimenti in infrastrutture, logistica e servizi di supporto. Il Gruppo H2biz ha investito da tempo in Cina, con la stessa logica di penetrazione adottata in Africa, Iran e Latino America: individuiamo un’opportunità di mercato e costruiamo le condizioni per consentire alle pmi italiane di esportare i propri prodotti e servizi in posizione di vantaggio competitivo, cercando di arrivare anzitutto per primi (conditio sine qua non) e creando valore anche per gli operatori locali. La nuova Via della Seta porta a valore in un colpo solo tutti gli investimenti che abbiamo fatto negli ultimi 8 anni e da alle 600.000 pmi iscritte ad H2biz una prospettiva di crescita inimmaginabile solo pochi anni fa. Durante il forum la nostra delegazione avrà una serie di incontri con i partner di 24 paesi, vogliamo costruire una Rete internazionale lungo tutta la direttrice”.
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