I rischi e le opportunità che le imprese non vedono. Intervista a Michele Chiericozzi

La finanza è costantemente presente nelle nostre vite ed è diventata determinante per gli imprenditori che vogliono crescere sul mercato. I rischi e le opportunità che il settore finanziario offre sono sempre più difficili da inquadrare e gestire. Per capire quali sono i trend del momento e cosa “sfugge” alle imprese abbiamo intervistato Michele Chiericozzi, esperto di finanza con alle spalle oltre trent’anni di attività in alcune delle maggiori banche italiane.


Dott. Chiericozzi, l’Italia ha ricevuto la fetta più grande dei fondi del PNRR. Una grande occasione per il paese, ma anche un rischio. Come stiamo spendendo i fondi? Stiamo facendo gli investimenti giusti?
Conosciamo il detto che per andare avanti bisogna guardare indietro, dare importanza alla propriastoria, al proprio passato e riconoscerne il valore. Molti di noi dimenticano che nel 1991 la nostra cara e tanto vituperata Italia è arrivata ad essere la quarta potenza economica del mondo, preceduta solo da Stati Uniti, Giappone e Germania (che si era unificata da poco). Francia e Gran Bretagna avevano un PIL inferiore al nostro a parità di potere d’acquisto. Da allora, purtroppo, è seguito un lento declino a cui hanno contribuito un debito pubblico elevato ed una crescita economica bassa, soprattutto se rapportata a quella delle altre potenze economiche mondiali. IL PNRR può essere considerata la più grande opportunità economica dopo la seconda guerra mondiale. Una sorta di secondo piano Marshall. I fondi sono stati distribuiti in settori considerati strategici per il nostro Paese.

Molte aziende piccole e medie si lamentano di non essere riuscite ad accedere ai fondi PNRR perchè è stata fatta incetta da quelle grandi con relazioni “istituzionali”. Le risulta?
Il rischio è quello di una distribuzione poco equa dei fondi. E’ evidente d’altra parte che ci sia una carenza di informazione, accompagnata alle volte da una dose di scetticismo. Molti imprenditori non sanno come sfruttare questi bandi e quindi non colgono opportunità che possono trasformarsi in linfa vitale per le proprie imprese e possono diventare il propulsore per una crescita più rapida e robusta.

Quali sono le opportunità che gli imprenditori possono ancora cogliere in relazione al PNRR?
Ci sono molte opportunità che devono ancora essere colte: “Nuova impresa Tasso zero”, “Credito di imposta 5.0”, “Agrisolare ed Agrivoltaico” per il settore dell’agricoltura. Sono alcuni esempi. Molto resta ancora da fare nella transizione digitale delle imprese e della pubblica amministrazione. Così come nello sviluppo di progetti di sostenibilità ambientale. Ci sono ampi spazi di crescita nelle infrastrutture dei trasporti e della logistica. I progetti di ricerca e sviluppo posti in essere dalle università e dalle imprese sono essenziali. Soprattutto per il nostro Paese. Le percentuali destinate alla ricerca di base nei PNRR di Italia, Francia e Germania sono rispettivamente 3%, 6% e 13%. E ancora, il rafforzamento del sistema sanitario tramite l’utilizzo di nuove tecnologie. L’elenco non è sicuramente esaustivo. Possiamo sostenere che abbiamo ampi margini di miglioramento.

Lei è anche un grande esperto di rischi aziendali. Quali sono le maggiori minacce che le imprese devono affrontare in questo momento storico?
Le imprese italiane soffrono di costi elevati di produzione: costo del personale, costo dell’energia e delle materie prime di cui purtroppo siamo carenti. La vera sfida italiana è essere competitivi con il resto del mondo. Il nostro Paese esprime una netta prevalenza di piccole e medie imprese. Rappresentano circa il 75% del totale delle imprese, sono circa 760 mila. Quello che potrebbe essere considerato un limite alla nostra crescita diventa spesso uno dei nostri punti di forza. Dimensioni minori significano maggiore flessibilità, capacità innovativa maggiore grazie alla struttura piu’ snella e alla capacità di sviluppare nuove soluzioni. Molte PMI italiane sono altamente specializzate in nicchie di mercato e sono in grado di offrire prodotti e servizi di qualità elevata.

Si parla spesso di finanza e poco di tesoreria. Ci spiega come le imprese potrebbero valorizzare la tesoreria?
Ottimizzare i flussi di cassa per evitare carenze di liquidità. Investire la liquidità in eccesso utilizzando strumenti finanziari a basso rischio per generare rendimenti che alimentano ulteriori entrate. Sul mercato sono presenti numerosi software in grado di automatizzare e di valorizzare la gestione dei flussi di cassa.

Quali altri opportunità “nascoste” ci sono oggi sul mercato?
Le opportunità ci sono : dobbiamo avere la consapevolezza che il brand Italia funziona bene. Il
mondo ci vede come un marchio di qualità. Noi per primi ci dipingiamo peggio di come siamo.
Dobbiamo cavalcare questa onda e costruire più filiere, associazionismo. Da soli non si va a
nessuna parte. Uniti per vendere all’estero e fare ripartire la locomotiva nazionale. Quella che secondo me è la piu’ grande opportunità che abbiamo sono i nostri giovani. Si stima che tra il 2011 e il 2021 circa un milione di italiani tra i 20 e i 34 anni di età sono emigrati verso i principali paesi europei economicamente avanzati. Questo fenomeno, purtroppo ancora in corso, crea un danno doppio perché impoverisce il nostro Paese delle migliori risorse formate con le risorse delle famiglie e dello Stato. Dall’altro lato creano un vantaggio competitivo per i Paesi di destinazione. Senza considerare gli altri aspetti non di natura economica. Dobbiamo tornare ad essere attrattivi per le nuove generazioni che devono essere premiate per il loro impegno ed i loro sacrifici. Devono sapere che possono contare su criteri meritocratici
oggettivi che gli permettono di crescere come persone e come professionisti. C’è una frase di Enrico Mattei che mi piace ricordare: ”non dobbiamo avere paura del futuro. Dobbiamo avere fiducia nei nostri giovani, che sono pieni di energia e di idee. Sono loro che costruiranno l’Italia del domani”.

Informazioni su Marco Blaset 154 Articoli
Giornalista economico della Federazione Svizzera e Direttore di Outsider News.

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