La notizia apparsa su “Bloomberg News” non sarà di certo passata inosservata e potrebbe screditare definitivamente uno dei pochi settori del mercato finanziario che ancora gode di una elevata fiducia da parte degli investitori: un cartello di banche internazionali svolge una attività di front-running ogni singolo giorno per trarre un profitto illecito al momento del fixing sui cambi.
La direttiva 2003/6/CE sul Market Abuse è stata recepita nel nostro ordinamento dalla legge del 18 aprile 2005, n. 62. Purtroppo dopo quasi un decennio, sono ancora pochi i ben intenzionati investitori realmente consapevoli dei rischi del mercato finanziario. Un mercato che ormai definire “Far West”, per usare l’espressione del nostro “pentito” James McGeehan, è un puro eufemismo.
Oltre ai pericoli di aggiotaggio e insider trading, il nostro coraggioso investitore deve sapere che la nozione di Market Abuse comprende anche il cosiddetto “front running”. In sostanza un agente di cambio sfrutta l’informazione anticipata degli ordini pendenti dei clienti: l’informazione privilegiata è così rappresentata dalla manifestazione di una futura immissione sul mercato di un ordine acquisito o di una vendita, idoneo a condizionare il prezzo di uno strumento finanziario.
Il mercato FX (Foreign Exchange), meglio conosciuto come Forex, ha origine dallo scambio fra le valute. Operare nel mercato Forex significa, ad esempio, scambiare dollari Usa contro Euro, andando a lucrare sulle oscillazioni dei rispettivi tassi di cambio. Si tratta di un mercato che non ha sedi fisiche come le varie Borse Valori, ma trova luogo esclusivamente online.
Già da diversi mesi alcuni broker o intermediari finanziari stanno aprendo sulle proprie piattaforme conti FX dedicati, al fine di consentire ai propri clienti di investire su valute e oro attraverso i futures del CME, i certificates del Sedex e gli Etc/Etn del Mta. Il cliente si sentirebbe tutelato per il fatto che appoggiandosi ad una banca convenzionata con l’intermediario, le garanzie si sposterebbero automaticamente a quella banca. Di fatto la garanzia della banca di appoggio non è così sicura: in caso di capitale bloccato e di un fondo di sicurezza che non copre oltre 80%, la speranza di non perdere quel 20% residuale a volte può rimanere tale.
Il meccanismo si chiama “banging the close” (fai esplodere la chiusura), per cui ogni giorno nel mondo ci sono clienti di banche (cittadini o società) che, attratti da facili guadagni, si recano in banca o accendono una piattaforma on-line per operazioni di cambio valuta.
Il miglior modo di proteggere il proprio patrimonio da questi meccanismi di speculazione è la conoscenza del mercato e la consapevolezza che a guadagni potenzialmente favolosi difficilmente corrispondono comportamenti legali.
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