Siamo piombati nell’ennesimo fashion month, il mese delle sfilate che si snoda tra le quattro indiscusse capitali della moda internazionale: New York, Londra, Milano e Parigi. Eventi una volta riservati alla crème della crème delle celebrity, oltre che alla temibile stampa di settore, oggi questi spettacoli pirotecnici ci coinvolgono tutti, volenti o nolenti. Basta aprire Instagram – chi non ha un account, di questi tempi? – per venire sommersi da una miriade di immagini, trasmesse dal variopinto e variegato pubblico così come dalle maison, dalle modelle, dai parrucchieri, truccatori e via discorrendo.
Insomma un vero e proprio fuoco incrociato, che se da un lato consuma stili e tendenze in tempi fulminei, dall’altro ha trasformato la moda in una forma vera e propria di intrattenimento. Uno spettacolo eccessivo ed esagerato che appaga gli occhi e incuriosisce, ma che fa anche parecchio pensare perché offre stimolanti chiavi di lettura sulla realtà contemporanea. In passerella, ad esempio, è ultimamente comparsa, come accessorio, la coperta, portata in mano a mo’ di borsa, arrotolata, sempre pronta all’uso.
La prima a percorrere questa strada, già la scorsa stagione, è stata Phoebe Philo, direttore creativo di Céline, marchio di lusso minimalista, e oggi la seguono in molti. Tory Burch, ad esempio, designer americana che ha riscritto con un tocco eccentrico l’idea del bon ton. O Marc Jacobs, che ci fa i turbanti.
Dovremo aspettarci di vedere presto per strada eleganti signore che oltre alla borsetta del momento si portano dietro anche il plaid, per avvolgersi in caso di bufera repentina o per gettarlo in terra e improvvisare un picnic, al limite sul marciapiede delle vie dello shopping? Forse no. Magari sarà solo qualche blogger in cerca di esagerate attenzioni mediatiche a replicare paro paro il look da passerella. Lo sdoganamento della coperta è però rappresentativo di tempi invero sconfortanti e turbolenti. Esprime la voglia di domesticità e sicurezza, ed è la risposta utile a crisi e cataclismi improvvisi. La coperta è una casa portatile, che non guasta mai e rassicura sempre. Insomma, è cocooning contro l’ansia.
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