“Non importa affondare la nave nemica. Una nave viene ricostruita. Quello che importa è dimostrare al nemico che vi sono degli italiani capaci di morire gettandosi con un carico di esplosivo contro le fiancate del naviglio avversario“. Questo era il motto del Gruppo Gamma, un gruppo speciale di nuotatori d’assalto, provenienti della Regia Marina italiana, dal Regio Esercito e dalla MVSN addestrato in gran segreto presso La Spezia, che si rese protagonista di vari attacchi, molti dei quali riusciti, alle forze navali alleate durante la seconda guerra mondiale, all’interno della Xª Flottiglia MAS.
Il “Gamma” fu il primo nucleo di incursori della Marina. Tra i membri di questo gruppo, il comandante Eugenio Wolk, Luigi Ferraro (l’uomo che da solo ha affondato più navigli al mondo nelle operazioni ad Alessandretta e Mersina), Agostino Straulino, Giorgio Baucer, Egil Khersi e Rodolfo Beuk.
La Decima Flottiglia MAS nacque all’inizio della seconda guerra mondiale quale reparto segreto della Regia Marina per l’utilizzo dei nuovi mezzi d’assalto subacquei e di superficie, sviluppati difficoltosamente alla fine degli anni ’30.
Fra il 1941 ed il 1943 le poche centinaia di uomini che ne fecero parte operarono missioni ad alto rischio, conseguendo, sia pure a caro prezzo, successi tali da modificare persino l’assetto strategico navale del Mediterraneo.
Nel contempo venivano concepite e perfezionate le attrezzature per operazioni subacquee ancor oggi in uso; si realizzavano strumenti d’attacco come il “maiale” (in sostanza un mini sommergibile con un equipaggio di due uomini, dapprima alloggiati esternamente e quindi in un apposito abitacolo, in grado di portare sin dentro ai porti nemici una o più cariche esplosive), il barchino esplosivo, il motoscafo silurante, i sommergibili tascabili per il trasporto di incursori o per operazioni costiere. Nasceva la specialità degli uomini gamma, nuotatori che percorrendo lunghe distanze andavano a porre sotto le chiglie nemiche cariche esplosive denominate “cimici”, “mignatte” o “bauletti”.
L’operazione Gibilterra (14 luglio 1941 – Nome in codice “GG1”).
E’ la notte tra il 13 ed il 14 luglio del 1941, quando un’unità di assalto composta da 12 marinai dell’unità “Gamma” penetrano le difese attorno alla super protetta e strategica Base navale di Gibilterra, danneggiando pesantemente e costringendo all’incaglio 4 navi, per un totale di ben 9.465 tonnellate.
Quella notte tutti gli “Uomini Gamma” si infiltrarono nelle acque pattugliatissime antistanti la base inglese, nuotando dal confinante territorio spagnolo fino a Gibilterra ed esfiltrarono, a missione compiuta, senza subire alcuna perdita.
Per questa eccezionale azione, i 12 Uomini Gamma del commando furono decorati di Medaglia d’Argento al Valor Militare.
Il Gruppo Gamma portò a compimento altre 7 operazioni “border-line” prima della fine della seconda guerra mondiale. Dopo l’armistizio del 1943 confluirono nella RSI (Repubblica Sociale Italiana), ma questa è un’altra storia.
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