Le nuove rotte delle crociere dopo gli attentati di Tunisi

msc splendidaSospensione di tutti gli scali previsti per il 2015 in Tunisia. L’attacco terroristico presso il Museo Nazionale del Bardo, a Tunisi, ridisegna la mappa delle destinazioni crocieristiche nel mercato mediterraneo. La priorità di garantire le massime condizioni di sicurezza per ospiti a bordo e membri dell’equipaggio induce le compagnie a bypassare i paesi a rischio, riproducendo uno schema già rodato in occasione delle “primavere arabe”.

Costa Crociere ha annunciato la modifica con effetto immediato per gli itinerari di tre unità. Costa Fortuna, Costa Favolosa e Costa neoRiviera sostituiranno, infatti, lo scalo a Tunisi con soste nei porti di Barcellona, Tarragona, Trapani e La Valletta. Stesso discorso per MSC nei cui itinerari la capitale tunisina occupava una posizione di rilievo. Le quattro navi interessate, MSC Splendida, MSC Fantasia, MSC Preziosa, MSC Divina scaleranno La Valletta, Palma di Maiorca e Cagliari. A Palermo invece aumenteranno a 39 gli approdi di Pullmantur, con quattro toccate previste a ottobre e novembre anche per Costa neoRiviera.

Ma in che modo il ridispiegamento delle navi influenzerà l’andamento della stagione crocieristica e l’andamento economico nel bacino del mediterraneo?Purtroppo le azioni omicide delle persone che si nascondono dietro questo attacco avranno conseguenze devastanti con effetti dannosi sulla Repubblica Tunisina e la sua economia instabile,” ha spiegato Pierfrancesco Vago, Executive Chairman di MSC Crociere. “In questo momento la Tunisia non può permettersi di essere considerata una ‘no-go zone’, ma purtroppo è così che i turisti la vedranno. Tunisi è una destinazione chiave per MSC Crociere, quindi speriamo di essere in grado di ripristinare gli itinerari al più presto. Fino a quando però non riceveremo tutte le  rassicurazioni necessarie che testimoniano il ritorno alla normalità, dovremo portare i nostri ospiti verso altre destinazioni del Mediterraneo”.

Un ritorno alla “normalità” al centro anche delle preoccupazioni anche dell’Organizzazione Mondiale del Turismo: “il turismo è un’ancora di salvezza per la Tunisia – sottolinea il segretario generale Talef Rifai –  e continueremo il nostro sostegno per garantire che il turismo continui a fornire opportunità di sviluppo per il suo popolo”.

Per Astoi Confindustria Viaggi la Tunisia “riveste un’importanza strategica per l’Italia, non solo per ciò che riguarda i rapporti economico – commerciali, ma proprio per il suo ruolo di ponte tra le nostre rispettive culture”. È troppo presto, però, per azzardare previsioni sulle scelte future: “Al momento lo scenario è ancora fluido e non permette di fornire un quadro preciso sull’andamento delle prenotazioni verso la destinazione. Tra una quindicina di giorni, passata la prima giustificata reazione emotiva, avremo le idee più chiare e sapremo anche quale sarà la risposta dal governo tunisino sulla sicurezza. Il nostro auspicio al momento è che non si chiuda una destinazione così importante, che l’anno scorso ha mobilitato 260 mila italiani”.

Informazioni su Giovanni Grande 3 Articoli
Giornalista specializzato in nautica e shipping, scrive per le testate "Sea Reporter" e "Porto & Diporto".

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