Le Smart Car possono far risparmiare milioni di euro ogni anno: ecco il primo studio che lo dimostra

Durante uno dei momenti di festa più importante dell’anno, le festività natalizie, gli automobilisti potrebbero concentrarsi su come arrivare a casa della propria mamma o nonna per il consueto cenone senza dover necessariamente preoccuparsi di quanto potrebbero spendere in termini di carburante. Soprattutto qualora abbiate una smart car.

Stevens Institute of Technology

In questo articolo analizzeremo il primo studio per valutare l’impatto energetico della tecnologia intelligente nelle automobili realizzata dai ricercatori dello Stevens Institute of Technology. Il risultato è impressionante: un potenziale risparmio di carburante pari a 6,2 miliardi di dollari. Questo non è un dato insignificante poiché si traduce nel tenere in tasca tra i 60 e i 266 euro ogni anno, per non parlare del risparmio aggiuntivo creato per ogni autista dal vivere un traffico più scorrevole e con meno incidenti.

L’impatto energetico sui livelli più bassi di automazione

Mentre molti studi hanno esaminato l’impatto sociale delle auto senza conducente con alti livelli di automazione, questo studio è il primo ad esaminare l’impatto energetico sui livelli più bassi di automazione e sulle singole tecnologie che sono già state introdotte nelle nostre auto. Per capire l’impatto di queste tecnologie sul risparmio di carburante, i ricercatori dello Stevens Institute of Technology hanno condotto una revisione completa della letteratura sull’impatto energetico e di sicurezza delle funzioni automatiche, fornendo dati precisi per prevedere come queste funzioni influirebbero sul consumo di carburante. Utilizzando questi dati, hanno poi analizzato i benefici e i costi associati a ciascuna tecnologia di automazione, che sono stati suddivisi in tre gruppi: sistemi di allarme (ad esempio, per gli angoli ciechi, le collisioni frontali, il rilevamento dei limiti di velocità e gli avvisi sul traffico), i sistemi di controllo (ad esempio, per il controllo adattivo della velocità di crociera, il rilevamento delle collisioni, la frenata attiva e il controllo adattivo cooperativo della crociera) ed i sistemi informativi (ad esempio, il sistema di aiuto al parcheggio e la guida dinamica del percorso).

La speranza è migliorare i trasporti futuri

Nel loro lavoro, recentemente inserito anche nel Transportation Research Record, i ricercatori mostrano come i conducenti di veicoli automatici di basso livello, le cosiddette smart car (quelli dotati di tutte le tecnologie considerate in questo studio), potrebbero ridurre il consumo di carburante da 27 a 119 galloni all’anno per ogni veicolo (da 102 a 450 circa litri). Questo risparmio è pari al 6-23 per cento del consumo medio di carburante negli Stati Uniti e potrebbe far risparmiare ad ogni proprietario del veicolo fino a 60-266 euro, come menzionato sopra. Durante il fine settimana del Ringraziamento, l’agenzia dei trasporti statunitense aveva già stimato che 54,3 milioni di americani avrebbero progettando un viaggio in auto, un aumento del 4,8% rispetto all’anno scorso. “Sapere quando e dove avverrà la congestione può aiutare i conducenti ad evitare lo stress di stare seduti nel traffico”, ha detto un ricercatore. “Quello che abbiamo fatto è mettere una serie di costi di risparmio di carburante che vengono prodotti con tecnologie che ci aiutano a fare scelte più intelligenti sulla strada. Speriamo di utilizzare queste informazioni per migliorare i trasporti futuri e, di conseguenza, migliorare l’ambiente, salvare vite umane e mantenere più pulita l’aria che respiriamo”.

Alberto Lattuada
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Lavora in ambito televisivo fin dal 2003, svolgendo tutti i ruoli fino a debuttare nel 2010 come regista. Inoltre, grazie agli studi umanistici completati all'Università Statale di Milano, scrive per diverse testate cartacee ed online, tra le più importanti: La Discussione, Sprint&Sport Lombardia, Motorionline, Calcio&Finanza e Omnimoto. Ama lo sport e soprattutto i motori, motociclista ed appassionato di auto trova sempre il modo di informare ed allietare i lettori con storie affascinanti ed appassionanti. Nel 2015 realizza il suo sogno di creare da zero un nuovo progetto web: Motorlands, un sito in lingua inglese dedicato alle auto e alle moto.

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