Mentre aspettiamo pazientemente che i team svelino le nuove vetture che scenderanno in pista per contendersi il Mondiale di Formula 1 2019, la McLaren Applied Technologies ha deciso di anticipare il futuro e di sviluppare un concept di come sarà la F1 nel 2050. Ecco la MCLExtreme (o MCLE in breve).
Esteticamente non cambierà molto
Nonostante il campo della tecnologia di guida autonoma si faccia sempre più vasto, McLaren ritiene che le vetture di F1 del futuro saranno ancora guidate da piloti in carne ed ossa. Il marchio di Woking ritiene, inoltre, che le vetture avranno una forma relativamente simile a quella che possiamo vedere attualmente, ovvero con il pilota posto al centro della monoposto, quattro ruote scoperte, fiancate e alettoni su entrambe le estremità. Però, questo è praticamente dove finiscono le somiglianze.
Tutta elettrica
McLaren prevede che la sua futura F1 del 2050 sarà tutta elettrica. Ciò non ci sorprende dato che l’azienda britannica è un head-start in questo settore, considerando che in passato ha fornito motori elettrici e batterie per la Formula E. L’utilizzo di una batteria ad alta densità e la ricarica induttiva attraverso connessioni wireless assicura che la MCLE sia mantenuta costantemente “viva” durante tutta na gara. L’aerodinamica attiva sarà tuttavia diversa: le forme della monoposto sono capaci di mutare per migliorare la penetrazione dell’aria, riducendo la resistenza, ed espandersi nelle zone di frenata e nelle curve per fornire un arresto della vettura ottimale a seconda della situazione. C’è anche un abitacolo chiuso per proteggere il pilota.
IA – Intelligenza artificiale
Oltre alle auto, la McLaren ritiene che anche il modo in cui i piloti inviano e ricevono informazioni durante una gara evolverà. Prevede che ci sarà un “co-pilota AI” che elabora e fornisce informazioni sia a chi guida la monoposto sia al pit-wall, consentendo decisioni più intuitive. I caschi alimenteranno le informazioni nel display head-up, molto simile a quello usato dai moderni pilota di caccia. Dunque, in futuro potremmo arrivare al punto in cui l’ingegno umano possa essere sostituito da un algoritmo di IA. McLaren pensa anche che l’esperienza di guida del pilota possa cambiare grazie alle novità portate da questo nuovo tipo di monoposto. A beneficiarne potrebbero essere in primis i circuiti cittadini che hanno curve più strette e maggiori difficoltà di adattamento da parte del pilota.
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