Non è solo nostalgia, il ritorno delle musicassette potrebbe rivoluzionare il mercato musicale

Negli ultimi due anni stiamo assistendo a un sorprendente ritorno delle musicassette, una tendenza in costante crescita che supera i confini delle generazioni che le hanno conosciute e che le guardano con un pizzico di nostalgia. Analizziamo da vicino questo fenomeno, prendendo in esame gli artisti coinvolti, il mercato e le motivazioni degli acquirenti, soprattutto dei giovanissimi, e le nuove tecnologie di riproduzione.


Gli artisti che hanno scelto le musicassette

Un numero sempre maggiore di artisti a livello mondiale sta tornando a incidere le proprie canzoni su musicassette. Questo trend coinvolge sia artisti emergenti che artisti affermati, dimostrando che l’interesse per questo formato va oltre il puro sentimentalismo. Cantanti come Lana Del Rey, The 1975, Arctic Monkeys e molti altri hanno scelto di pubblicare le loro ultime produzioni anche su musicassetta, creando una domanda significativa per questo supporto.

Anche nel mercato italiano il fenomeno delle musicassette ha guadagnato terreno. Cantanti come Tiziano Ferro, Jovanotti e Ligabue hanno abbracciato questo formato, incidendo le loro canzoni su musicassetta. Case discografiche italiane come Universal Music Italia e Sony Music Italy hanno sostenuto questa tendenza, fornendo supporto e promozione ai loro artisti che scelgono di pubblicare su musicassette.

Le motivazioni che spingono i cantanti, soprattutto quelli emergenti, a incidere su supporto musicassette sono molteplici e vanno oltre il semplice aspetto nostalgico. Vediamo alcune:

Estetica e autenticità: per molti artisti, incidere su musicassette offre un’opportunità per creare un’esperienza più autentica e tangibile per i loro fan. L’aspetto retrò delle musicassette e la natura fisica del supporto aggiungono un elemento di fascino e originalità alle produzioni musicali. Questo formato permette agli artisti di trasmettere un senso di nostalgia e un collegamento con il passato, anche se sono artisti emergenti che stanno facendo il loro ingresso nel panorama musicale contemporaneo.

Differenziazione e esclusività: in un’epoca dominata dai formati digitali e dalla fruizione immediata della musica in streaming, incidere su musicassette rappresenta un modo per distinguersi dalla massa. I cantanti emergenti possono sfruttare questa tendenza per creare un’offerta unica per i loro fan e per attrarre l’attenzione dei collezionisti di musica. La limitata disponibilità di copie su musicassetta può rendere l’acquisto un’esperienza esclusiva e desiderabile per i fan più devoti.

Supporto per i tour e i concerti: le musicassette possono svolgere un ruolo significativo durante i concerti e i tour degli artisti emergenti. Molti fan amano acquistare merchandise e oggetti fisici dei loro artisti preferiti durante i concerti, e le musicassette possono diventare un elemento aggiuntivo da offrire. Questo può aiutare a generare entrate extra per gli artisti e a creare un legame speciale con i fan che vogliono portare a casa un ricordo fisico del concerto.

Limitazione dei costi: per gli artisti emergenti, incidere su musicassette può rappresentare un’alternativa più economica rispetto ai formati vinile o CD. La produzione e la duplicazione delle musicassette possono essere più accessibili dal punto di vista finanziario, consentendo agli artisti di sperimentare con il formato fisico senza dover affrontare investimenti considerevoli. Questo può essere particolarmente vantaggioso per gli artisti indipendenti che hanno budget limitati ma desiderano offrire ai loro fan un’esperienza tangibile.

Il mercato delle musicassette

Il mercato delle musicassette cresce di oltre il 200% all’anno negli Stati Uniti. Anche se non raggiunge neanche lontanamente le dimensioni dei formati digitali o dei vinili, sta acquisendo un seguito di appassionati con una spiccata propensione per gli acquisti multipli (mediamente un’acquirente compra 5 musicassette alla volta).

I collezionisti di musica, gli audiolibri, gli amanti della musica jazz e i fan dei generi vintage sono tutti parte di questa crescente base di consumatori. Inoltre, la musicassetta offre un’alternativa unica per gli artisti indipendenti che desiderano pubblicare la propria musica in modo fisico, ma a un costo inferiore rispetto ai vinili.

Uno dei principali fattori che sta spingendo il mercato è il desiderio di tornare a una forma di ascolto più intima e lenta, in contrasto con la fruizione digitale veloce e impersonale. L’atto di inserire una musicassetta nel lettore, premere play e ascoltare un album nella sua interezza richiama un senso di ritualità che molti consumatori trovano affascinante. Inoltre, la musicassetta rappresenta un oggetto fisico che può essere collezionato e mostrato, aggiungendo un elemento di estetica e status all’esperienza musicale.

L’esperienza delle musicassette sembra piacere molto anche ai giovanissimi, nati con la fruizione digitale, che stanno scoprendo il valore e il piacere della fisicità. Il 31% degli acquirenti USA di musicassette sono under 25.

Secondo alcuni analisti, il mercato potrebbe esplodere improvvisamente, e raggiungere tassi di crescita anche superiori al 1.000% all’anno, se si ricostituisse un network di rivenditori fisici (i vecchi negozi di musica ormai quasi scomparsi) che accompagnerebbero i consumatori in scelte di acquisto consapevoli e che potrebbero diventare un punto di aggregazione sociale.

Una nuova rete di negozi di musica farebbe sicuramente da volano agli artisti emergenti che potrebbero investire sempre di più sulle musicassette e consentirebbe ai cantanti già affermati di recuperare quella redditività persa con i formati digitali.

Oggi un’artista per incassare 10 euro da Spotify deve avere 3.000 utenti che ascoltano il brano in digitale. Per ottenere lo stesso incasso basta vendere 3 musicassette a 10 euro l’una (immaginando che il cantante sia remunerato con il 30% del valore della musicassetta). E’ evidente che una strategia commerciale che preveda prezzi di vendita competitivi genererebbe incassi significativi per artisti e case discografiche.

E in Italia?

L’Italia non resta a guardare. Abbiamo già detto dei cantanti che hanno scelto questo supporto. Per quanto riguarda i fornitori, alcune aziende si sono specializzate nella produzione di musicassette di alta qualità. Fonoprint e Phonopress sono coinvolte nella produzione e distribuzione di musicassette in Italia, offrendo servizi di duplicazione e stampa personalizzati per artisti e case discografiche.

Tecnologie di riproduzione

Le tecnologie di riproduzione delle musicassette sono migliorate negli ultimi anni. I moderni registratori di musicassette sono dotati di caratteristiche avanzate, come la regolazione automatica del livello di registrazione, la cancellazione del rumore di fondo e l’equalizzazione. Inoltre, molti lettori di musicassette dispongono di connettività Bluetooth, che consente agli utenti di ascoltare la musica direttamente da uno smartphone o da altri dispositivi digitali.

Tuttavia, è importante sottolineare che la qualità di ascolto delle musicassette non può competere con la nitidezza e la fedeltà dei formati digitali o dei vinili. Le musicassette sono soggette a degrado nel tempo e possono soffrire di problemi come la distorsione del suono e il rumore di fondo. Nonostante ciò, molti consumatori trovano proprio queste imperfezioni affascinanti e intrinseche al fascino unico delle musicassette.

Sintesi e considerazioni

Il ritorno delle musicassette sul mercato è un fenomeno che ha sorpreso quasi tutti gli osservatori. Molti cantanti a livello mondiale stanno abbracciando questo formato, e il mercato potenziale è in crescita grazie a un gruppo eterogeneo di consumatori (anche giovani) che apprezzano l’esperienza fisica e tangibile offerta dalle musicassette. Le motivazioni dei consumatori sono legate al desiderio di un ascolto più intimo e rituale, mentre le tecnologie di riproduzione sono migliorate, sebbene la qualità di ascolto non sia paragonabile a quella dei formati digitali o dei vinili. Anche in Italia, la tendenza ha guadagnato slancio, coinvolgendo cantanti, case discografiche e fornitori locali.

Una forte spinta alla crescita, oltre che dai cantanti e dalle case discografiche, potrebbe venire dalla nascita, o meglio dalla rinascita, di nuovi negozi fisici di musica. Resta da vedere se il ritono delle musicassette sarà una moda passeggera o un elemento duraturo nel panorama musicale contemporaneo.

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