Per il Dott. Antonio Galoforo, attivo da più di trent’anni nella ricerca e applicazione dell’ossigeno ozono terapia, docente del Master di II^ livello in ossigeno ozonoterapia presso l’Università di Pavia, membro del Consiglio Direttivo della SIOOT, Società Scientifica Ossigeno Ozonoterapia, primo medico a proporre questa cura per trattare i pazienti Covid-19 in Cina a gennaio 2020 con un protocollo pubblicato su riviste scientifiche internazionali, per superare i problemi di salute del Long Covid e tornare alla normalità, è essenziale l’ozonoterapia.
Nessuno di noi vuole che a ricordarci gli ultimi due anni siano virus, pandemia, lockdown, mascherine, tamponi, restrizioni, distanziamento sociale, ma anche tante vittime e innumerevoli disagi fisici e psicologici. Come nel dopo guerra dobbiamo fare i conti con gli strascichi della pandemia.
Oggi tante persone hanno vinto la malattia, tante sono vaccinate ma troppe presentano sintomi che rendono complicato il ritorno alla normalità. Un aspetto emergente dell’infezione, che colpisce secondo statistiche dal 30 al 50% di chi ha avuto il Covid, è l’effetto nel lungo periodo, il Long Covid, ovvero la sindrome “Covid a lungo termine” o PASC (Post Acute Sequelae of SARS-CoV-2 Infection). Una sindrome che presenta molteplici sintomi diversi, da persona a persona, tra i quali problematiche respiratorie, stanchezza severa, cefalea, dolore toracico, difficoltà di concentrazione e memoria, disturbi del sonno, dolori articolari, sintomi che possono durare in alcuni casi anche oltre 3 mesi.
Incontriamo il Dott. Antonio Galoforo, attivo nel combattere questo virus fin da quando lo stesso era contenuto a Wuhan che ci racconta la storia dell’ozono e i meccanismi biologici che stanno alla base di questo gas, tra i quali l’attività antimicrobica, di regolazione del sistema immunitario, nonché le attività antinfiammatorie e antiossidanti, considerando anche i processi di rigenerazione e di ossigenazione dei tessuti; inoltre ha descritto il protocollo e i test clinici che sono già stati effettuati nel curare il Covid-19, come esposto al 94^ Congresso della Sibs, così come altri virus quali Ebola e Sars.
“Il Long Covid è una sindrome che può colpire i pazienti per settimane o mesi post infezione. Sta nella capacità del medico interrompere questa catena virale e comprendere che si tratta di ‘Long Covid’, in quanto il virus attacca il sistema immunitario portando sintomi simili alla sindrome da stanchezza cronica o a forme depressive. Dobbiamo ricordare che purtroppo molte persone hanno vissuto dei lutti o hanno perso il lavoro e in tanti sono comunque incapaci di riprendere una vita normale. Quindi a sostegno del paziente è necessaria una formazione multidisciplinare del medico che attraverso una visita, l’anamnesi ed eventuali esami strumentali potrà avere una visione precisa su come intervenire”, spiega il Dott. Antonio Galoforo.
“Il sistema sanitario sarà impegnato nel prossimo futuro a gestire tutte le problematiche post Covid: immunitarie, polmonari, cardiovascolari, neurologiche, come ad esempio il cosiddetto “brain fog” e neuropatiche, come ad esempio le neuropatie delle piccole fibre spesso non rilevabili strumentalmente ma percepite dal paziente. Come sostiene l’OMS la variante Omicron sembra darci segno di un rallentamento della pandemia ed è quindi importante, in questo momento, dare respiro e aiutare i pazienti di qualunque età a superare le difficoltà post infezione”, continua il Dott. Galoforo.
L’ozonoterapia sistemica è un ottimo alleato in questa fase in quanto sfrutta le capacità dell’ossigeno e dell’ozono sul corpo umano a livello metabolico, immunitario, vascolare e rigenerativo. Pertanto, combinando ozono e ossigeno e nutrendo così le nostre cellule con ossigeno triatomico, possiamo creare un ambiente alcalino nel nostro corpo che stimola le difese immunitarie, parliamo quindi anche di prevenzione con l’ossigeno ozonoterapia per stare bene e per stare meglio. Non dimentichiamo che l’ozono è il più potente antivirale, antibatterico e antimicotico esistente in natura, con la capacità di agire su vari metabolismi ed è privo di effetti collaterali.
“Tutto questo – continua Galoforo – permette una migliore ossigenazione dei tessuti e un’attivazione del metabolismo cellulare; dobbiamo ricordare che l’ozono terapia ha proprietà antinfiammatorie, favorisce il microcircolo, l’immuno modulazione, la rigenerazione cellulare, la riparazione dei tessuti. Abbiamo osservato che i pazienti che praticano abitualmente ozonoterapia sistemica hanno avuto un decorso dell’infezione più lieve e rapido e un recupero veloce e stabile.”
Parliamo quindi di medicina rigenerativa nella quale il Dott. Galoforo e il suo team sono attivi a livello internazionale: l’ozono stimola i fattori di riparazione e rigenerazione cellulare, favorendo così il recupero delle normali funzioni e la risoluzione dei danni provocati non solo dal virus, come già esposto dallo stesso al 13^ Congresso mondiale di Medicina Rigenerativa e Cellule Staminali svoltosi a Dalian in Cina e al World Intelligent Medicine Congress di Pechino.
Quindi ozonoterapia per aiutare tutte le persone che hanno vissuto e superato questa malattia ma che hanno subito danni polmonari, vascolari, immunitari e neuronali per poter ritornare ad una vita normale, perché l’ozono è un rimedio antico e oggi è una risorsa che trova sempre più consenso e che potrà essere la medicina del futuro.
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