Ogni progetto complesso, sia pubblico che privato, necessita una pluralità di professionalità che necessitano di adeguato coordinamento. E’ definitivamente terminata l’epoca del professionista tuttologo, definitivamente cancellato dall’obbligatorio upgrade di competenze. Figura professionale preposta in tal senso è il Project Manager.
Eppure nonostante la centralità della figura professionale, negli ultimi venti anni in tantissime realtà si è avuta una marginalizzazione di questa importante figura.
Il ruolo di Project Manager deve avere un contenuto professionale ben preciso con criteri di riconoscimenti univoci a livello internazionale. Non a caso abbiamo una serie di organismi che aiutano le persone a conseguire una credenziale che certifichi che la persona abbia seguito un ciclo di studi generici e specifici sul project management e che abbia maturato una certa esperienza.
In Italia, gli organismi di certificazione, riconosciuti da Accredia, assumono una importanza rilevante a seguito della legge n. 4/2013 sulle professioni non regolamentate. La certificazione delle figure professionali è dunque uno strumento primario alla base dei processi di costruzione e assicurazione della qualità ed è essenziale per i processi in cui la componente umana svolge un ruolo critico ai fini del raggiungimento di risultati “credibili”. Il valore aggiunto della certificazione rispetto ad altre forme di attestazione si misura attraverso lo strumento delle verifiche. Queste, effettuate da un ente certificatore di terza parte indipendente e, quindi, a tutele a del cliente, sono finalizzate alla valutazione dei prerequisiti del candidato, alla sorveglianza periodica e al rinnovo del certificato del professionista.
Siamo in presenza in definitiva di uno dei rari casi di certificazione delle competenze. Tra gli standard più elevati di certificazione annoveriamo la PM, che garantisce la conoscenza e capacità di realizzare i processi di project management secondo una metodologia che a sua volta fa riferimento ad uno Standard di Project Management, riconosciuto a livello mondiale: PMBOK e Metodologia TenStep. Serviranno tanti Project Manager preparati e certificati dagli enti e non dalle proprie aziende. Una serie di gare pubbliche, ultimamente, impongono che la direzione lavori dell’appalto venga affidata ad un Project Manager certificato. Che senso avrebbe se l’azienda potesse certificare da sola la competenza dei propri project manager.
All’uscita dalla crisi, lenta ma sicura, il mondo del lavoro sarà molto selettivo data la disponibilità di non occupati. Il mercato globale esigerà competenze allineate agli standard internazionali insieme ad un minimo di esperienza maturata su progetti riconoscibili. Le aziende non potranno più fare a meno di qualificare le proprie figure professionali, sia per rispondere alle gare, sia per essere realmente più competitive.
Ottimo articolo per divulgare l’utilità della figura professionale di qualità. La certificazione è un modo utile per censire, coordinare ed ufficializzare le risorse manageriali, ma spesso non è sufficiente.
La globalizzazione pone l’impresa a reaggire con energia e velocità alle sollecitazioni competitive, pena l’arretramento sul mercato.
Siamo un gruppo di aziendalisti che da 5 anni operiamo sul mercato dell’India con una nostra società di diritto indiano,sede uffici e personale in Mumbai e Delhi, con lo scopo di aiutare le aziende italiane (e non solo) ad entrare in questo grande mercato dove le opportunità di business sono molte; dobbiamo registrare, spesso, che le aziende italiane sono timorose nell’affrontare mercati ampi e complessi, e questo fa perdere molte occasioni di crescita. Ci auguriamo che il coraggio imprenditoriale possa sopraffare le paure che dominano le scelte aziendali.
Domenico Fasano 3386204271
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