Una delle esperienze più frustranti cui noi donne che amiamo la moda siamo costrette a sottoporci, è il colpo di fulmine per l’estetica di un designer o di una maison, cui segue la cocente delusione nel vedere che i vestiti che tanto ci piacevano non si adattano per nulla al nostro tipo fisico, o magari ci regalano l’aspetto per nulla gratificante della fashion victim fatta e finita.
Non c’è nulla di più sbagliato, e nemmeno di più irritante. Cambiar pelle e adottare un nuovo stile, infatti, è un efficacissimo toccasana: risolleva sorti e umori meglio di infinite sessioni di analisi; aiuta a star bene e ad affrontare le giornate con un sorriso. Ciò detto, sono davvero pochi gli stilisti in grado di accogliere nel proprio mondo senza escludere nessuna, e di trattarci come persone in carne e ossa, non manichini ambulanti. Così pochi che quando ne compare uno sulla scena bisogna tenerselo stretto. È il caso di Duro Olowu, il designer nigeriano, con base a Londra, che da dieci anni o poco più è diventato il beniamino della nuova jet society, di first lady evolute come Michelle Obama, di icone insuperabili dello stile come Iris Apfel e di donne comuni.
Olowu disegna abiti che hanno insieme un che di familiare e qualcosa di mai visto: le forme sono donanti e perbene – un distillato di ben vestire, dall’abito fluido a vita alta al gonnellone da vispa teresa – mentre la girandola di stampe e motivi crea effetti sorprendenti, ma mai plateali. Il risultato sono vestiti belli da vedere e ancor di più da portare, che ciascuna può interpretare a modo proprio, senza essere sopraffatta come accade troppe volte quando si entra nelle boutique di grido. Perché la moda di Duro Olowu nasce e si sviluppa in una nicchia tutta sua, lontana dalle tendenze del momento e dai tic modaioli, e per questo davvero senza tempo. Che donne diverse per età e stile di vita ne abbiamo decretato il successo è un segno chiaro.
Olowu piace perché ha gusto e perché mette al centro le esigenze della persona, non l’esibizione di creatività dell’autore. Con lui, nessuna frustrazione. Al contrario, solo la gioia di vestirsi bene.
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