Pochi giorni fa riascoltavo un grande classico della musica leggera italiana: “Innocenti evasioni” del mai dimenticato Lucio Battisti. Un capolavoro di misoginia, anche se come attenuante va riconosciuto che all’epoca – i primi anni Settanta – i parametri erano, almeno in apparenza, del tutto differenti.
Nel pezzo, un goffo latin lover si appresta a consumare la scappatella con una amante di fresca conoscenza, e apparecchia l’ambiente allo scopo: caminetto, champagne, luci soffuse, ovvero il classico teatro del marpione italico. Interrotto a sorpresa dalla fidanzata ufficiale, si difende alla bell’e meglio, lasciando la fiamma occasionale fuori dalla porta, a bussare invano.
Ecco, mentre ascoltavo il motivetto, una domanda mi sorse spontanea: ma oggi, ai tempi degli smartphone, di Skype e FaceTime, di WhatsApp, Twitter, SnapChat, Facebook, Instagram e chi più ne ha più ne metta, oggi che si sta online praticamente sempre, sarebbe possibile mettere in piedi un teatrino del genere? Sicuramente no. L’amante occasionale lasciata fuori dalla porta per prima cosa non avrebbe bussato e nemmeno citofonato, ma messaggiato o fatto uno squillo. Alla mancata risposta, sarebbe partita puntuale la chiamata, al che il latin lover si sarebbe dovuto scervellare non poco per trovare una scusa plausibile. E se anche questo uomo infingardo la avesse scampata per una sera, si sarebbe di certo trovato sbugiardato, sbeffeggiato, stigmatizzato ed esposto al pubblico digitale ludibrio il giorno dopo.
La fidanzata ufficiale, del resto, avrebbe già in partenza avuto infiniti e sottili strumenti di controllo sugli spostamenti del compagno, dalla geolocalizzazione dei post alla famosa doppia spunta colorata sui messaggi di WhatsApp per sapere quando e se il messaggio stesso è stato letto. E poi, ciliegina sulla torta, se l’incontro erotico si fosse consumato, sarebbe stato certamente uno di quei tête-à-tête di oggi, con lui e lei, amanti occasionali o meno, sempre intenti a guardare lo smartphone, ciascuno per conto proprio. Insomma, l’era della connessione globale ci ha tolto l’innocenza. E pure l’evasione.
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