Seconda puntata dell’appuntamento con Election Day sarl (azienda specializzata nelle campagne elettorali sui social network fondata dallo statistico Luca Di Gennaro Splendore* e dall’esperto di digital marketing, Simone Cossu**) per analizzare i comportamenti dei politici italiani sui social network con i Big Data.
La metodologia utilizzata per l’analisi è la eday.lu, relativa ai dati raccolti su Facebook sull’attività dei quattro principali leader della politica italiana: Renzi, Salvini, Berlusconi e Di Maio. L’analisi della strategia comunicativa e delle conseguenti reazioni di chi segue, sono un importante pilastro in una campagna elettorale moderna.
Abbiamo visto nel primo articolo (link https://www.outsidernews.it/come-si-comportano-i-leader-italiani-su-facebook-scopriamolo-con-i-big-data/), attraverso l’analisi dei commenti e delle reazioni ai post, le differenze di comportamento che ognuno di loro suscita nei followers nell’arco dell’intero anno. È un’analisi media su un anno di attività che ci racconta il tipo di approccio generale e anche a cosa punta ognuno di loro quando pubblica su Facebook.
Il 2017 è stato però un anno movimentato dal punto di vista politico. La strategia di ogni leader si è andata adattando, modificando il linguaggio e adeguando la quantità di post prodotti.
Durante i periodi più caldi si tende a essere maggiormente presenti, mentre una strategia difensiva in momenti di transizione invita anche alla prudenza nella quantità di articoli pubblicati o nel livello di polemica del contenuto. Il tono moderato o generico è una via per tenere vicini i fedeli.
Per rendersene conto basta guardare l’andamento delle curve di Like e Commenti mese per mese. Renzi aveva creato dibattito e apprezzamento per le dimissioni dopo la sconfitta al referendum. Il picco di inizio anno influisce pesantemente sulla media generale. Altro momento di crescita nei commenti si vede con l’inizio delle lotte interne al PD (a partire da Agosto), con l’apice dopo la pesante sconfitta in Sicilia dello scorso Novembre che ha portato strascichi nel dibattito per tutto il mese di Dicembre.
Salvini, dal canto suo, iniziò una campagna per andare al voto subito a inizio anno. Poi si intravedono chiamate ad alleanze per governare. Il picco di Gennaio lo si ritrova anche nel grafico seguente che segue l’evoluzione della presenza di alcune parole nei post del leader della Lega.
Nei trend di Berlusconi si percepisce una strategia attendista per molti mesi. Andrebbe fatta un’analisi qualitativa del target dei suoi post per analizzare il suo percorso. Il picco di Giugno si spiega con le amministrative, vinte il 26 del mese dalla sua coalizione. Il trend in salita di fine anno invece è legato alle elezioni in Sicilia e all’inizio della campagna elettorale per Marzo 2018.
Di Maio, come altri esponenti dei 5S, ha una presenza costante con picchi meno estremi nei Like e nei Commenti. Si nota anche una logica di diffusione del messaggio basata su un “volantinaggio” virtuale dato dalle alte condivisioni dei suoi post. Dato che lo accumuna a Salvini. Le loro basi lavorano più attivamente sul noto social media.
Avere il polso del proprio lavoro sui social media e poter regolare di conseguenza la strategia di comunicazione, è un’operazione chiave per ogni politico, leader di un grande partito nazionale o anche fortemente localizzato (consigliere regionale, sindaco, etc). Questi dati rappresentano un’analisi generica, ma la quantità di informazione presente sui social permette di entrare nel dettaglio di tematiche precise segmentando le platee in ascolto. Uno strumento potente da cui nessun politico può prescindere. Se venti anni fa le campagne elettorali si facevano con eventi, manifesti in strada e volantini, oggi una presenza online professionale e ragionata è fondamentale.
* Fondatore e manager di Election Day sarl, impresa dedicata alle campagne elettorali sui social network grazie all’uso di Big Data. Consulente statistico per l’Unione Europea, OSCE e NDI per le missioni di osservazione elettorale (Kenya 2013, Honduras 2013, Kosovo 2014, Tunisia 2014, Nigeria 2015, Perù 2016, Armenia 2017, Angola 2017 e Liberia 2017).
** Dal 2009, Simone Cossu è stato direttore e co-proprietario di Esario, un’agenzia specializzata nel marketing digitale con sede a Barcellona. Dal 2007 al 2009, ha gestito la propria agenzia di consulenza, iKune, per sviluppare database complessi per aziende e università. Dal 1997 al 2008, ha lavorato presso l’Istituto di genetica e biofisica “Adriano Buzzati Traverso” in qualità di servizio IT, Database Design and Development Manager.
Se qualcuno aveva ancora dubbi sul fatto che siamo un popolo di lestofanti, basterà che legga i commenti sopra per fugarli all”istante… Un conto è scaricare un video sapendo di fare qualcosa di sbagliato, un conto è pretendere, con tracotanza, di fare una cosa illegale e avere ragione. Siete come quelli che parcheggiano nei posti riservati ai disabili dicendo: “faccio bene perché tanto loro hanno tutti il contrassegno falso…” e mi fate, come loro, vergognare di essere nato nel vostro stesso paese.