Pensa positivo l’Ente del Turismo tunisino che, dopo un 2011 denso di episodi che hanno rivoluzionato gli scenari politici del paese, si prepara a un 2012 di rinnovamento, sia nel campo socio-culturale che turistico. Il paese, dopo la tempesta dei mesi scorsi, vive un momento di estrema serenità.
Dal gennaio 2011 la situazione è radicalmente cambiata. In Tunisia oggi si comincia a respirare aria di libertà e a parlare di democrazia. La rivoluzione ha vissuto 3 fasi: la prima quella della rivendicazione, la seconda quella della ricostruzione e la terza quella della concretizzazione. Dopo le elezioni del 23 ottobre scorso, il neo partito al governo (cd. “partito di transizione”) avrà il compito di riscrivere la costituzione, di concerto con le altre forze politiche. Questo è sicuramente un momento delicato per il settore turistico.
Prima la Tunisia accoglieva 7 milioni di turisti all’anno, oggi si parla di un calo, a livello globale di almeno il 33%.
E’ una conseguenza naturale dello scenario politico vissuto dal paese. A questo si aggiunge l’effetto della crisi economica globale, perché anche a livello europeo i tour operator e i vettori stanno attraversando momenti difficili. Il mercato italiano è per la Tunisia fondamentale, sia per vicinanza geografica che per opportunità. E proprio il mercato italiano è quello che ha risentito maggiormente della crisi e della situazione politica del Paese. Fino a 4/5 anni fa, arrivavano in Tunisia mediamente 500 mila italiani all’anno, nel 2011 c’è stato un calo del 60%. Dal 2012 l’Ente del Turismo si concentrerà con azioni di comunicazione per rilanciare l’immagine della Tunisia. Saranno previsti spot pubblicitari e incontri con operatori del settore sia a Milano, che a Roma.
E’ molto importante ripartire da una buona comunicazione, per far conoscere aspetti del paese che riguardano non solo il turismo balneare, ma anche l’immenso patrimonio storico artistico a molti sconosciuto. E con un’ora circa di volo è possibile assaporare sapori e vivere emozioni che hanno il gusto speziato di un paese dalle molteplici sfaccettature.
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